MONCALVO: “abbiamo ottenuto i primi risultati con l’accoglimento di alcune importanti richieste da parte del ministro delle politiche agricole Maurizio MARTINA”, “per restituire un futuro al grano italiano occorre l’indicazione in etichetta dell’origine del grano utilizzato nella pasta e nei derivati e trasformati, ma anche l’indicazione della data di raccolta del grano, assieme al divieto di utilizzare grano extra comunitario oltre i 18 mesi dalla data di raccolta”, ha continuato il presidente Coldiretti, per il quale “serve anche fermare le importazioni selvagge a dazio zero, che usano l’agricoltura come mezzo di scambio nei negoziati internazionali senza alcuna considerazione del pesante impatto che ciò comporta sul piano economico, occupazionale e ambientale”.
Nel frattempo, alcuni “gnomi” della politica locale, che hanno preferito restare con le mani in mano, si sono dati tono, attraverso la tastiera social, sulla opportunità della protesta, questo lascia capire quanto loro siano distanti dai problemi dell’agricoltura e dagli agricoltori, per i quali nessuno muove un dito, nessuno spende una parola, nessuno se non la Coldiretti, riesce a far parlare dei problemi agricoli a livello internazionale sui maggiori canali di informazione e nei massimi livelli istituzionali.
Dire di essere figli di agricoltori e abusare eticamente di certe affermazioni è la prova che nei ruoli della politica locale spesso si mandano personcine di scarso spessore morale e interessate a fare cassa con clientele e compromessi.
Intanto nei comuni nessuno si decide ad attuare i controlli sulla origine dei prodotti e sulla loro provenienza, dai fiori alle piante, dall’olio all’ortofrutta che quotidianamente arrivano sui mercati locali da provenienze ignote e ripartono per le tavole dei consumatori con la bandierina di Terlizzi.
Quanta meschinità siamo costretti a tollerare, ma il tempo delle vacche grasse è finito. I politici della cortigianeria e del malaffare sono destinati ai lavori “forzati”, non è più tempo per i paraculi incapaci e mentitori.
Coldiretti continuerà a cacciare i “mercanti dal tempio” e a denunciare i parassiti della malapolitica.
Grazie agli agricoltori terlizzesi che ieri hanno sostenuto un’altra delle tante battaglie che aveva bisogno di essere combattuta nell’interesse generale del settore e di tutti coloro che ci lavorano. Grazie alle tantissime amministrazioni comunali, che diversamente da quella di Terlizzi, hanno pensato bene di partecipare alla protesta con i propri gonfaloni.
ALCUNE IMPORTANTI RECENSIONI SULLA MANIFESTAZIONE DI PROTESTA