Il vincotto di fichi è un elisir dalla consistenza piuttosto densa, la densità è indice di elevata qualità del prodotto, un condimento molto versatile, che è noto perchè utilizzato per “condire” le tipiche cartellate o i sasomelli. Il vincotto, di cui sono state rese note le eccellenti proprietà antiossidanti può essere prodotto con i fioroni o con i fichi, oggi proviamo a farlo con il tipico fiorone rosso terlizzese “mengtàur” o “Domenico Tauro” dal nome di un Sindaco di Terlizzi del 700 che iniziò a produrre il primo innesto su un fico.
Vediamo cosa occorre per prepararlo.
Ingredienti per 2 litri di vincotto:
10 kg di fioroni freschi e maturi acqua q,b.
Preparazione:
Mettere i fioroni in un pentolone e schiacciarli con le mani. Ricoprire di acqua e far cuocere fino a quando saranno ridotti in poltiglia.
Una volta che il frutto è cotto, trasferire il tutto in una grande tovaglia con sotto un contenitore che possa contenere il liquido.
Fare sgocciolare il liquido contenuto nella tovaglia. Una volta che il liquido non fuoriesce più, strizzare con le mani ( geneneralmente faccio questa operazione di sera così lascio sgocciolare tutta la notte).
Raccogliere il succo ricavato in una pentola, porre sul fuoco e far cuocere a fuoco moderato.
Quando il vincotto comincerà ad addensarsi, abbassare la fiamma al minimo e continuare la cottura.
Per verificare il grado di cottura, prendere una cucchiaiata, versare in un piatto e lasciare raffreddare; il vincotto sarà pronto quando, inclinando il piatto, scivolerà pesantemente.
Quindi togliere dal fuoco e lasciare raffreddare completamente prima di imbottigliarlo e riporlo in dispensa.