Un risultato confortante se pensiamo alla scarsissima affluenza alle urne registrata negli ultimi anni.
Terlizzi ha dato un segnale incontestabile dal punto di vista della partecipazione, se consideriamo che alle elezioni regionali del 2015 l’affluenza si fermò al 46% possiamo dire che gli astensionisti rappresenterebbero un misero 6%.
A nostro avviso una sconfitta morale oltre che politica anche per i tanti Yes Man filo governativi che si sono aggiunti agli astensionisti seriali che hanno ridotto la partecipazione al voto negli ultimi dieci anni di malgoverno e di contestazione verso i sistemi politico istituzionali.
Una lezione storica che nei fatti potrebbe far capire ai politici “double face” e agli elettori, che è possibile riprendere fiducia e consapevolezza nella partecipazione attiva dei cittadini.