Approfittando dell’aggiornamento del Regolamento Comunale sulla installazione dei “Dehors” visto come elemento di Programmazione e pianificazione di strutture precarie alcune rilevanti considerazioni vanno fatte per non ripetere errori del passato e soprattutto per evitare uno “stato di anarchia” .
Per CONFESERCENTI si tratta in definitiva di conciliare da un lato le esigenze degli operatori del Settore della Ristorazione per i quali i “Dehors” devono rappresentare delle strutture strategicamente collocate in grado di attrarre la clientela stazionante al di fuori dei locali, dall’altro sia di salvaguardare il Decoro Architettonico e dei Beni culturali del nostra città, sia di tutelare i bisogni dei cittadini che devono percepire questa tipologia di offerta innovativa della ristorazione all’aperto , non come ostacolo alla vivibilità, ma come momento di apertura ad una vivacità diversa sul territorio
Se il Regolamento , non deve rappresentare la “sanatoria” legale e giuridica disituazioni in itinere, riprendendo anche mugugni e disappprovazione di cittadini, noi riteniamo che non si possono estendere su tutto il territorio comunale tutte le tipologie di “Dehors”.
Anzitutto sarebbe opportuno che venissero individuate alcune prescrizioni in particolari aree della Città.
Ad esempio nel Centro Storico dovrebbe essere possibile installare esclusivamente Dehors che prevedano l’occupazione con tavoli, sedie e ombrelloni con particolari pavimentazioni, fioriere e apparecchi riscaldanti uniformi per tutti;ammesse l’installazione di paraventi e di pannellature perimetrali sino ad un’altezza massima di mt. 0,80 misurata dal suolo, con materiali in vetro stratificato, policarbonatoo altri materiali plastici di tipo trasparente, o, in alternativa in acciaio verniciato a polveri di colore grafite o in legno verniciato di colore bianco.
Quindi, per Confesercenti nel Centro Storico, non devono essere ammessi l’utilizzo di coperture di altro genere diverso dagli ombrelloni e di pedane.
Perché all’interno del Centro Storico non è possibile montare strutture chiuse che occupano strade e/o piazzette, caratteristiche della città vecchia. Immaginate se la tanto decantata piazzetta di Capri, invece degli ombrelloni e le sedie avesse avuto un “Gazebo chiuso”, sarebbe stato un obbrobrio paesaggistico e non avrebbe consentito al turista di ammirare le antiche costruzioni. Proprio così come vogliamo che sia a Terlizzi!
Inoltre non devono essere ammesse installazioni di Dehors in strade sottoposte a viabilità ad alta densità di traffico veicolare, quando si chiede l’occupazione della sola sede stradale destinata al passaggio veicolare (V.le Pacecco , V.le Federico II, V.le Italia , V.le Dei Garofani, gli Estramurali, etc.); potrebbe essere ammissibile l’occupazione dei marciapiedi di dette vie , qualora gli stessi siano idonei all’allocazione di Dehors.
Riteniamo che non debba essere consentita l’installazione di tali manufatti, nelle aree destinate ad attività mercatali e rionali, già di per sé congestionate da operatori ambulanti, autoveicoli in genere e consumatori (L.go Torino, Sito Mercato settimanale, etc.)
Inoltre, per quanto concerne la durata temporale, le Autorizzazioni dei “Dehors” possono essere Temporanee,( limitata ad un periodo massimo di otto mesi cadente tra il 01 marzo al 31 ottobre) e Permanenti. Qualora le Autorizzazioni fossero di carattere Permanente, le stesse devono essere richieste per un periodo pari a giorni 364, rinnovabili per lo stesso periodo di tempo (giorni 364) per un numero massimo di 4 (quattro) rinnovi e per una durata complessiva e continuativa, non superiore a 5 (cinque) anni; questo per evitare di far accampare diritti inesistenti, ma anche per consentire alla Pubblica Amministrazione di avere sempre la disponibilità dell’area.
CONFESERCENTI si Augura di aver contribuito con queste osservazioni ad un dibattito più approfondito sui temi del nostro vivere quotidiano con l’obiettivo di migliorarne sempre le condizioni. E’ auspicabile che ogni intervento che viene proposto nella nostra Comunità rappresenti la sintesi di più voci e non la visione verticistica del potere.
Dott. Biagio Berardi – Confesercenti Terlizzi