I cantieri delle opere pubbliche in corso a Terlizzi, non finiscono di suscitare perplessità e polemiche.
Questa volta raccogliamo le proteste dei cittadini interessati dalle opere di “mitigazione idraulica di Lama Bonasiere”, a metà strada tra Terlizzi e Sovereto, un cantiere aperto da oltre quattro mesi, che sta stravolgendo la fisionomia del territorio e la sua viabilità.
Si tratta di un utile intervento che mira alla messa in sicurezza di una fetta di territorio particolarmente vulnerabile dal punto di vista idrogeologico, che spesso subisce pericolosi allagamenti in occasione delle precipitazioni più abbondanti.
Utilizzando un finanziamento regionale, si è scavato un canale che migliorerà il deflusso delle acque e sono stati sostituiti i vecchi tronchi stradali che intersecavano la Lama Bonasiere, costruendo dei percorsi carrabili sopraelevati che scavalcano il nuovo canale.
La polemica si sta sviluppando proprio sulla presunta inadeguatezza dei nuovi tratti stradali, realizzati troppo stretti, a parere dei proprietari dei fondi rustici e dei numerosi residenti della zona.
In particolar modo risulta stretto e inadeguato il tratto che collegherà la contrada San Marco, realizzato interamente in cemento armato con due sponde alte più di 1 metro e distanti meno di 3 metri, una larghezza appena sufficiente al transito di un modesto autoveicolo. La scarsa larghezza della nuova strada impedirà ai mezzi agricoli e agli automezzi più ingombranti, che prima la percorrevano con facilità, di accedere alla Contrada San Marco. Una vastissima area agricola e residenziale che potrà essere raggiunta solo facendo un lungo giro dalla parte opposta della ex 98 o da via Favale.
Un assurdo controsenso, che i cittadini che ce lo hanno segnalato attribuiscono ad una sottovalutazione dei progettisti e alla mancata attività di controllo dell’Ufficio Tecnico Comunale.
A noi la cosa appare ancora più incredibile alla luce di quello che sarà lo sviluppo urbanistico di quell’area, una zona tipizzata C6 per l’edilizia residenziale stagionale, già oggetto di piani di lottizzazione in corso di approvazione e molto presto frequentata e trafficata molto più di quanto non lo sia oggi.
Più o meno simile la situazione sulla via Vecchia di Sovereto, dove la nuova carreggiata è stata realizzata in modo da impedire il passaggio contemporaneo di due autovetture, in pratica molto stretta per le accresciute realtà urbanistiche che inevitabilmente movimenteranno un traffico più intenso.
I cittadini che ci hanno fatto pervenire le loro legittime proteste, annunciano una petizione e azioni eclatanti per ottenere una modifica delle opere, prima che sia troppo tardi e vengano sperperate inutilmente altre risorse pubbliche.
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