Esattamente un anno fa in questi giorni partirono le fasi di “ascolto”, che il Governo propose a tutto il sistema scolastico per raccogliere idee e suggerimenti a supporto della Riforma della scuola, che in fase di approvazione è stata tra le più contestate nella storia delle riforme scolastiche degli ultimi 40 anni, al punto che le manifestazioni di protesta raccolsero oltre l’80% di adesioni.
Il primo settembre scorso, a Terlizzi come in tutta Italia, le scuole hanno riaperto i battenti e i tanti insegnanti che abbiamo ascoltato hanno fatto ingresso con uno spirito diverso dal solito, forse perchè traditi dai contenuti della legge di riforma o forse perchè una insegnante/madre, oltre che osservare la riforma con spirito professionale, è portata ad osservarla anche con spirito materno.
Nulla di buono, ci viene detto, anche se a denti stretti e speranzosi del futuro che non lascia intravedere possibili miglioramenti, “tutto è affidato alle capacità del Dirigente scolastico” lasciando intendere che se ti capita un dirigente serio, preparato, onesto e incontaminabile da fattori esterni, potrebbe andare così come è andata fino a ieri, diversamente “nulla di Buono” per l’intero sistema scolastico.
Ne è la prova il fatto che il primo settembre, primo giorno di scuola per i docenti, l’attività svolta è stata quella del “Collegio Docenti”, un’attività di programmazione che fino a ieri era frutto di un lavoro “collegiale” e che dal 1° settembre invece è affidato alla sola responsabilità del Dirigente che è l‘unico titolato a delineare le scelte didattiche del P.O.F. (piano delle offerte formative), mentre il collegio redige e il consiglio di circolo/istituto approva.
“Saremo sempre più ricattabili e deboli nella nostra professionalità, una situazione angosciante per chi questa professione la svolge con passione e non per ripiego”, questo il sentimento diffuso nella classe docente in servizio dal 1° settembre 2015.
C’è poi chi nel ruolo di Genitore/Insegnante ha manifestato una situazione di inquietudine verso la pubblica amministrazione che per il terzo anno consecutivo si è resa responsabile di situazioni disagevoli a causa dei lavori di manutenzione che anzichè essere realizzati durante il periodo di chiusura, vengono eseguiti puntualmente con la presenza degli alunni. E’ il caso del 1° Circolo sventrato, la scuola ‘Sanremo’ nel caos, lo stesso dicasi per il plesso Pacecco, mentre al Polo Liceale nessun intervento, nonostante il Consiglio d’Istituto avesse deliberato una quota di 8 mila € per interventi urgenti.
“Sarà ma ogni anno sembra che la scuola inizi all’improvviso e non sia possibile pianficare mai nulla. Ogni anno l’annosa questione dell’appalto alla società che si occupa della mensa per cui, almeno negli ultimi 3 anni, il tempo pieno non è mai iniziato prima di fine Ottobre. L’ anno scorso la manutenzione del refettorio esattamente quando inzia la mensa e i bambini costretti a mangiare in classe. Ci mancava solo il restyling per non farci mancare proprio niente niente”.
Non ci resta che confidare nel buonsenso dei Dirigenti ai quali rivolgiamo insieme ai Docenti e al personale ATA i nostri auguri di buon anno scolastico.